Ecoreati e nuove regole per la classificazione dei rifiuti

traffico illecito di rifiutiDiverse sono le novità da segnalare nel campo della legislazione ambientale: ecoreati, nuove regole per la classificazione dei rifiuti, bonifica siti contaminati e verifica di assoggettabilità a VIA. Sul piano della prassi applicativa continua il dibattito sui sottoprodotti (a quali condizioni non si scivola nel girone dei rifiuti), con prese di posizioni, tra la giurisprudenza amministrativa e quella penale, non sempre coincidenti, a beneficio dell’esigenza di certezza delle regole per tutti gli operatori del settore.

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Nuovi delitti ambientali – commento al ddl n. 1345/2014 approvato dal Senato

traffico illecito di rifiutiSul numero 5/2015 della rivista Ambiente & Sviluppo edita da Ipsoa – Milano è stato pubblicato un commento al testo del ddl n. 1345/2014 sui nuovi delitti ambientali approvato dal Senato il 4 marzo scorso di Andrea Quaranta.

Nell’articolo, dal titolo I nuovi delitti ambientali riveduti e non corretti dal Senato, viene posta l’attenzione sulle luci e sulle (molte) ombre del testo attuale.
Nell’articolo c’è inoltre un raffronto con la versione del ddl così come licenziato circa un anno fa dalla Camera e si pone l’accento sulle reazioni opposte suscitate in importanti commentatori, nell’ambito di una vera e propria querelle giuridico – politica che, prendendo le mosse da un avverbio, finisce per riguardare tutta la filosofia del provvedimento.

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Classificazione e caratterizzazione rifiuti alla luce dei nuovi disposti normativi

ecotossico H14Con la pubblicazione del Regolamento (Ue) 1357/2014 e della Decisione 2014/955/Ue, la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo mese di giugno 2015, verrà completamente modificato il panorama normativo sulla classificazione dei rifiuti. Le disposizioni sono infatti propedeutiche alla nuova Direttiva rifiuti, in corso di elaborazione in sede comunitaria e che presto vedrà la luce.

Per le aziende coinvolte, si rende necessario analizzare le norme di settore, evidenziare le caratteristiche e le criticità del nuovo sistema di classificazione dei rifiuti, quali;

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Sistri. Sanzioni amministrative fino a 93 mila euro.

Sistri_sanzioniLe sanzioni previste all’art. 9 del Milleproroghe 2015 per la mancata iscrizione al SISTRI e per il mancato pagamento del contributo (art. 260-bis, commi 1 e 2 del D.Lgs. n. 152/2006), sono applicate a decorrere dal 1° aprile 2015.
Uno schiaffo in faccia agli operatori del settore ed ai produttori di rifiuti pericolosi, che nonostante la crisi che anche il settore dei rifiuti conosce bene, si trovano a dover affrontare un spesa…di certo non produttiva, per un sistema di tracciabilità dei rifiuti che ad oggi non è ancora entrato in funzione in maniera definitiva, ponendo altresi un’aggravio in termini di tempo che le imprese si trovano a dover affrontare comunque, visto l’obbligo di utilizzare comunque il portale del Sistri per le registrazioni dei movimenti all’interno dell’azienda, non tralasciando però la tenuta dei registri di carico e scarico e l’utilizzo dei formulari di identificazione dei rifiuti.
Sembra una beffa, ma il regime sanzionatorio applicato e la normativa, non lasciano via di scampo!
Si perchè il mancato pagamento del contributo, di un sistema che ormai si trascina avanti da ben sei (6) anni è pesantissimo, al punto di poter rischiare di far chiudere una piccola azienda. Parliamo di sanzioni che vanno da 15.500,00 euro a 93.000,00 euro per omessa iscrizione e pagamento del contributo al SISTRI di cui all’articolo 188-bis, comma 2, lett. a) da parte dei soggetti obbligati. http://www.portalerifiutispeciali.it/sanzioni-sistri

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