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Sottoprodotti campo di applicazione e adempimenti

DM 264/2016 “recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica
dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti”.

La tematica del sottoprodotto giuridicamente da anni ha avuto sempre avuto diverse interpretazioni sul campo, a volte molto fantasiose da parte di chi ne invoca l’esclusione dalla qualifica di rifiuto. La disciplina sul sottoprodotto è una disciplina di carattere eccezionale che consente ai residui di sfuggire dalle stringenti norme sui rifiuti.

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Uno contro uno ed uno contro zero occasioni mancate per migliorare la gestione dei RAEE

Per gli appassionati della materia e per chi si è trovato coinvolto dalle maglie di una normativa, che avrebbe voluto semplificare la gestione dei RAEE e l’ha invece resa più complessa, confusionaria e di fatto poco applicabile (e poco applicata), sarà interessante sapere che è in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale un decreto già sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e che dovrebbe disciplinare l’Uno contro zero, già introdotto nel D.Lgs. 49/2014 e che dopo due anni riceve finalmente un po’ di attenzione.
Per quanti voi hanno letto il D.Lgs. 49/2014 ricorderanno che la pratica dell’Uno contro Zero era stato introdotta senza troppe spiegazioni e che in Italia sono in pochi i distributori che lo applicano, pur essendone obbligati.
Cos’è l’Uno contro Zero? E’ il ritiro gratuito da parte dei distributori di AEE dei RAEE conferiti dagli utilizzatori finali senza che vi sia l’obbligo di acquisto di una nuova apparecchiatura.
Ambiente & Rifiuti ha studiato per voi lo schema del decreto, quella che dovrebbe essere l’ultima versione, ed ancora una volta purtroppo ha constatato  come il Ministero dell’Ambiente continui a perdere occasioni utili per migliorare seriamente la raccolta dei RAEE su tutto il territorio italiano.
Nonostante la filosofia alla base di questi decreti sia nobile, la loro applicazione appare invece confusionaria ed onerosa per chi dovrebbe applicarla.
Nel corso di questo articolo andremo ad analizzare punto per punto ogni singolo articolo del decreto evidenziandone pro e contro e le criticità che ne deriverebbero se il decreto venisse pubblicato senza alcune correzioni che riteniamo essenziali.
Il decreto in pubblicazione introduce alcune novità, ma per gli aspetti tecnici si rifà semplicemente alle specifiche del D.M. 65 del 8 Marzo 2010 che era già di per sé un decreto ricco di falle, che non ha ricevuto la giusta attenzione dopo la sua pubblicazione (sono ormai passati 6 anni) e che ha lasciato in balia delle onde i distributori di AEE (almeno quelli piccoli e medi che rappresentano il vero tessuto della distribuzione italiana).

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AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche) gli adempimenti prima dell’immissione sul mercato

forse non tutti sanno che coloro che intendono importare o produrre AEE, apparecchiature quindi che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici, devono attenersi ad una serie di adempimenti, quali le iscrizioni in appossiti albi, la marcatura del prodotto, le informative obbligatorie da fornire all’utilizzatore, l’adeguamento del packagin ed altre comunicazioni che annunalmente il produttore o distributore dell’apparecchiatura deve obbligatoriamente comunicare agli enti preposti.

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Le chiavette Usb del Sistri, il sistema  informatico per la tracciabilita' dei rifiuti, al centro dell'inchiesta che ha portato all'arresto di 22 persone tra le quali l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ,  Carlo Malinconico.   ANSA / CIRO FUSCO

Prorogare oltre il 31 dicembre 2017 l’attuale sistema sanzionatorio del SISTRI

Dopo che una sentenza del TAR, ha disposto una consulenza tecnica sul ricorso presentato da alcune Imprese in merito all’affidamento del Nuovo Sistema Informatico della Tracciabilità dei Rifiuti “SISTRI” (il 1° Febbraio 2017 era infatti stato individuato il nuovo gestore del servizio), si è in attesa di un nuovo rinvio del Sistema Sanzionatorio, che ad oggi, senza le opportune modifiche, entrerà in vigore il 1 gennaio 2018.

I termini contenuti nel DL 244/2014 che rinviavano alla più vicina data tra il subentro del nuovo gestore SISTRI ed il 31/12/2017, la sospensione delle sanzioni per il mancato tracciamento telematico dei rifiuti, ossia il mancato utilizzo del SISTRI, saranno quindi rivisti quanto prima (almeno questo è ciò che ci auguriamo).

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