Al via il contributo ambientale per gli Pneumatici fuori uso.

Regolamento per la gestione degli pneumatici fuori uso (pfu)’ ai sensi dell’articolo 228 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni e integrazioni.

Introdotta dal decreto 11 aprile 2011, n. 82, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 131 dell’8 giugno 2011, Il contributo è a carico dei cittadini che acquistano gli pneumatici e copre i costi di gestione e recupero di quelli fuori uso.
Il decreto stabilisce infatti per il 2011 una percentuale di recupero pari al 25% del quantitativo immesso nel 2010, che crescerà all’80% entro il 2012 e raggiungerà il 100% soltanto nel 2013.

Dal 7 settembre, infatti, tutti i cittadini che acquisteranno un pneumatico nuovo, vedranno indicato in modo chiaro e trasparente in fattura
(o sullo scontrino fiscale) il contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero dei pneumatici fuori uso (PFU).

E’ online un nuovo sito realizzato da Ecopneus in collaborazione con Adiconsum, Assoutenti e Movimento Difesa del Cittadino per informare i consumatori sull’introduzione del contributo ambientale: www.contributopenumatici.it

A fronte dei contributi ambientali versati, Ecopneus coordinerà e realizzerà il ritiro gratuito dei PFU presso oltre 30.000 tra gommisti, autofficine,
sedi di flotte di veicoli su tutto il territorio nazionale e il successivo invio agli impianti per il trattamento e recupero.

Si precisa che per “pneumatico nuovo” si intende quello di nuova fabbricazione e quindi il contributo non dovrà essere versato per l’acquisto delle gomme
ricostruite le quali, poiché suscettibili di un riutilizzo e non ancora di uno smaltimento, non vengono considerate “fuori uso”.

Riportiamo una mini-guida all’eco-contributo:

è dovuto per l’acquisto di qualsiasi pneumatico nuovo per veicoli dal motociclo alla grande macchina movimento terra o agricola, biciclette escluse;
per quanto riguarda i veicoli nuovi, si paga per quelli immatricolati per la prima volta in Italia, compresi quelli d’importazione parallela;
non è dovuto per l’acquisto di pneumatici ricoperti;
il suo importo deve essere evidenziato sulla fattura d’acquisto delle gomme;
conoscere in anticipo le tariffe stabilite dal produttore delle gomme che si stanno montando o dal consorzio al quale appartiene, ci può aiutare a controllare che il gommista applichi l’esatto contributo
i consorzi non possono ritirare, nemmeno a fronte del versamento di un importo pari a un contributo ipotetico, degli pneumatici giacenti presso i privati cittadini, che devono quindi conferirli a una discarica autorizzata;
Gli pneumatici usati devono essere destinati agli usi previsti dalla legge e, quindi, vanno avviati allo smaltimento se appartengono alla categoria degli PFU o alla ricostruzione se riutilizzabili;
Gli eventuali utili ricavati dai consorzi o dai produttori dalla gestione degli PFU devono essere trasferiti alla gestione degli anni successivi e destinati per almeno il 30% allo smaltimento degli stock di PFU giacenti presso gli operatori al momento dell’entrata in vigore del decreto.

Per maggiori informazioni ti invitiamo a visitare il sito http://www.ecopneus.it

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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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