Raccolta differenziata di plastica o lattine da soggetti privati presso i supermercati del territorio.
Ci viene posta una domanda da un nostro utente, in merito alla collocazione degli eco-compattatori presso i supermercati o centri commerciali.
Innanzitutto bisogna precisare che la raccolta del rifiuto domestico è e rimane di privativa comunale, ai sensi dell’articolo 198 comma 1 del D.Lgs 152/2006
Risultano indispesabili al Comune stesso per il raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata e riciclaggio. Essi costituiscono rifiuti domestici ai sensi dell’articolo 184 comma 2 lettera a) del medesimo decreto, in quanto provenienti da locali adibiti ad uso di civile abitazione.
Ciò significa che a nessun titolo vi è la possibilità di organizzare in proprio o presso terzi una raccolta di materiale considerato rifiuto urbano o domestico, come plastica e lattine, che vengono considerati rifiuti da imballaggio, ai sensi dell’articolo 218 comma 1 lettera f) del decreto legislativo 152/2006.
Pertanto, qualsiasi gestione e raccolta dei rifiuti domestici o urbani, anche attraverso macchinari appositi per la raccolta di detti rifiuti, se non gestsita dal Comune, dal gestore del servizio pubblico di raccolta, o da soggetti autorizzati quali Consorzi o Sistei Collettivi di Recupero, costituiscono una violazione della normativa di riferimento, salvo il consenso del Comune interessato e il possesso delle relative autorizzazioni.
Ciò premesso, ricordiamo che le operazioni di gestione dei rifiuti, compreso lo stoccaggio, devono essere autorizzate dall’autorità competente, seguendo un iter autorizzativo che comprende anche e soprattutto il rispetto delle norme dettate in materia, ed in particolare alle disposizioni in merito all’iscrizione all’Albo Gestori ambientali (articolo 212) e alla tenuta dei registri di carico e scarico (articolo 190) oltre alla compilazione del formulario di identificazione dei rifiuti (articolo 193).
Una nota de Ministero dell’Ambiente, che trovi in allegato, dispone quanto sopra descritto.