CDM ecco ambienteprotetto – Galletti: corriamo verso italia più sicura e sostenibile

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un decreto che contiene disposizioni urgenti per la tutela dell’ambiente.
Obiettivi del provvedimento, dal titolo #AmbienteProtetto, sono:

– superare alcune emergenze;
– semplificare le procedure;
– scongiurare diverse infrazioni comunitarie.

“Con questo pacchetto di misure – spiega il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – vogliamo rendere più efficiente l’intero sistema ambientale, su cui è fondamentale investire per il rilancio del Paese. Lo facciamo con norme che servono a fermare gli scempi compiuti sul territorio nazionale alle spalle dei cittadini e con misure immediatamente operative per difendere il nostro ecosistema,  risparmiare soldi e velocizzare le procedure senza recedere di un millimetro sulla tutela dell’Ambiente. Bisogna ‘correre’ verso un’Italia più sicura e sostenibile sotto il profilo ambientale: questo decreto fornisce gli strumenti giusti”.

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Contributo annuale SISTRI – chi è tenuto a versarlo?

Con l’avvicinarsi del 30 Giugno, si approssima anche la scadenza per il versamento del contributo annuale SISTRI per le imprese obbligate ad aderire al SISTRI. Date le continue modifiche normative in materia, ed i continui cambiamenti circa i soggetti obbligati ad aderirvi e quelli esentati, è comprensibile che ci sia anche un po’ di confusione in merito a chi deve versare il contributo annuale ed a quanto ammonta.

Ricordiamo brevemente che in prima fase di istituzione del SISTRI, molti furono i soggetti obbligati ad aderire al sistema di tracciabilità dei rifiuti. Tra di essi si annoverano i trasportatori di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, produttori di rifiuti speciali non pericolosi con più di 10 dipendenti, produttori di rifiuti speciali pericolosi ecc… soggetti questi che ormai conosciamo chiaramente.

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Regione Veneto: Acque di Scarico Disciplinate Dall’AUA

Allo scopo di fornire indicazioni operative e applicative sulle casistiche rientranti nei titoli abilitativi dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) , la Regione Veneto ha introdotto ulteriori precisazioni e semplificazioni in merito alle autorizzazioni agli scarichi. In particolare la delibera della Giunta regionale 29 aprile 2014, n.622 ha integrato ulteriormente le prime indicazioni e istruzioni, fornite dal Dgr 3 ottobre 2013, n.1775, relative all’applicazione dell’AUA. La suddetta Dgr 622/2014 ha coordinato e armonizzato la normativa nazionale, in particolare il D.lgs 152/2006, con il Piano Regionale di tutela delle Acque (approvato con Dcr 107/2009).

In virtù di quanto disposto dal comma 3 dell’articolo 124 del D.lgs 152/2006, nella delibera viene precisato che, per quanto concerne gli scarichi di acque reflue assimilate al domestico (individuate all’articolo 34 delle Norme tecniche di attuazione del Piano Regionale di tutela delle acque),  recapitanti in pubblica fognatura, non è necessaria alcuna autorizzazione (art.124  comma 4 e art. 107 comma 2 del D.lgs 152/2006),  ivi compresa l’AUA: sarà sufficiente quindi solo un consenso/nulla-osta, senza scadenza, rilasciato dal gestore del Servizio Idrico Integrato (valido finché non intervengano variazioni significative dello scarico).

Per quanto concerne inoltre lo scarico delle acque di prima pioggia e di lavaggio rientrante nelle casistiche previste all’articolo 39, comma 3 del Piano Regionale di tutela delle acque (lettere dalla a) alla e)), la Regione del Veneto ne ha disposto l’assoggettamento al rilascio dell’autorizzazione prevista dall’articolo 113, comma 1, lettera b), del

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Albo Gestori Ambientali – Modalità telematica

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, a parere di chi scrive, è uno dei pochi enti italiani ad essere in grado di recuperare rapidamente il passo nel divario digitale che rappresenta l’Italia. Sempre in continua trasformazione, orientata verso l’ottimizzazione e la semplificazione, questo ente ha realmente raccolto la palla della semplificazione digitale trasformandosi ed innovandosi nel corso degli ultimi anni.

Questa premessa è per introdurre l’aspetto digitale dell’Albo Gestori Ambientali. E’ ormai noto infatti, e per chi non lo fosse da questo momento lo sarà, che tutte le pratiche relative alle autorizzazioni per il trasporto di rifiuti speciali ed urbani, nonché di intermediazione dovranno essere presentate attraverso procedure telematiche, le quali in un primo approccio potranno sembrare strane e complicate ma che nel quotidiano praticare si renderanno chiare e semplici e sicuramente permetteranno di permettere meno tempo prezioso per recarsi presso gli uffici dove hanno sede le varie sezioni dell’Albo per presentare le nostre pratiche. Le aziende potranno ancora affidarsi ai propri consulenti per la redazione delle pratiche, ma questi ultimi dovranno accreditarsi come consulenti per poter gestire le pratiche dei loro clienti.

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