Linee guida nazionali per la valutazione dell’esposizione al RADON della popolazione.

Il radon è un gas radioattivo classificato, insieme ai suoi prodotti di decadimento, come agente cancerogeno di gruppo 1 (massima evidenza di cancerogenicità) dall’Agenzia Internazionale per la 23° Ricerca sul Cancro (OMS).

L’esposizione al radon è considerata la seconda causa per cancro polmonare dopo il fumo di sigaretta.

Si stima che l’esposizione domestica al radon sia responsabile in Italia del 5 – 20% dei tumori polmonari, molti dei quali tra i fumatori a causa di un probabile effetto sinergico tra radon e fumo.

Le principali sorgenti di provenienza del radon indoor sono il suolo sottostante l’edificio ed i materiali da costruzione.

In Italia, l’esposizione della popolazione è stata valutata tramite un’indagine nazionale  promossa e coordinata dall’ Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA) e realizzata negli anni 1989 – 1996 in collaborazione con le Regioni su un campione di oltre 5000 abitazioni. L’indagine ha permesso di stimare la distribuzione della concentrazione di radon nelle abitazioni: il valore medio è risultato di 70 – 75 Bq/m^3 , a cui corrisponde, secondo una stima preliminare, un rischio individuale sull’intera

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Entrata in vigore del nuovo Regolamento per le terre e rocce da scavo

Domani 6 Ottobre 2012 entra in vigore il nuovo Regolamento per le terre e rocce da scavo D.M. 161 del 10 Agosto 2012.

Il Regolamento con molta probabilità sarà soggetto nei mesi futuri a nuove revisioni e modifiche che potrebbero aggiungere delle eccezioni e semplificazioni al momento non previste.

Nel frattempo cogliamo l’occasione per ricordare che il regolamento introduce la possibilità di considerare, a determinate condizioni, le terre e rocce da scavo come sottoprodotti e quindi riutilizzabili anziché dei rifiuti.

Le condizioni necessarie affinché ciò sia possibile:

il materiale da scavo deve essere generato durante la realizzazione dell’opera;
il materiale da scavo deve essere riusato nell’esecuzione della stessa o di un’altra opera;
il materiale da scavo deve essere idoneo ad essere utilizzato direttamente;
il materiale da scavo deve soddisfare i requisiti di qualità ambientale.

Al rispetto delle quattro condizioni indicate sarà necessario

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Entrata in vigore del nuovo Regolamento per le terre e rocce da scavo

Domani 6 Ottobre 2012 entra in vigore il nuovo Regolamento per le terre e rocce da scavo D.M. 161 del 10 Agosto 2012.

Il Regolamento con molta probabilità sarà soggetto nei mesi futuri a nuove revisioni e modifiche che potrebbero aggiungere delle eccezioni e semplificazioni al momento non previste.

Nel frattempo cogliamo l’occasione per ricordare che il regolamento introduce la possibilità di considerare, a determinate condizioni, le terre e rocce da scavo come sottoprodotti e quindi riutilizzabili anziché dei rifiuti.

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Terre e Rocce da scavo il nuovo Regolamento

Anche Ambiente&Rifiuti intende dare il proprio contributo dedicando un breve articolo alle terre e rocce da scavo in attesa che il decreto entri in vigore e dia i suoi primi effetti.

Il decreto in questione è il D.M. n.161 del 10 Agosto 2012, la cui entrata in vigore è fissata per il 6 Ottobre 2012.

Il testo normativo si compone di 16 articoli e 9 allegati che forniscono le modalità “operative” con le quali gli addetti ai lavoratori dovranno confrontarsi a partire dal mese prossimo.

Al momento non si può certamente dire che il decreto sia l’ultimo atto per le “terre e rocce da scavo” ma sicuramente fornisce una impronta leggermente più definitiva dopo le varie bozze che sono circolate negli ultimi tempi.

Quindi in attesa che il

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