Il radon è un gas radioattivo classificato, insieme ai suoi prodotti di decadimento, come agente cancerogeno di gruppo 1 (massima evidenza di cancerogenicità) dall’Agenzia Internazionale per la 23° Ricerca sul Cancro (OMS).
L’esposizione al radon è considerata la seconda causa per cancro polmonare dopo il fumo di sigaretta.
Si stima che l’esposizione domestica al radon sia responsabile in Italia del 5 – 20% dei tumori polmonari, molti dei quali tra i fumatori a causa di un probabile effetto sinergico tra radon e fumo.
Le principali sorgenti di provenienza del radon indoor sono il suolo sottostante l’edificio ed i materiali da costruzione.
In Italia, l’esposizione della popolazione è stata valutata tramite un’indagine nazionale promossa e coordinata dall’ Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA) e realizzata negli anni 1989 – 1996 in collaborazione con le Regioni su un campione di oltre 5000 abitazioni. L’indagine ha permesso di stimare la distribuzione della concentrazione di radon nelle abitazioni: il valore medio è risultato di 70 – 75 Bq/m^3 , a cui corrisponde, secondo una stima preliminare, un rischio individuale sull’intera