Abolito il Sistri.

A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’inizio dell’operatività, il sistema che sarebbe dovuto entrare progressivamente in vigore a partire dal 1 settembre, viene cancellato sin dai primi riferimenti legislativi.

Lo stabillisce il Decreto Legge n. 138 del 13/08/2011 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” pubblicato in data 13 Agosto 2011 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana dove l’art. n. 6, comma 2, Cancella il Decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 17 Dicembre 2009 e s.m.i. relativo al Sistema di tracciabilità dei Rifiuti.

In particolare;

l’Art. 6 c. 2 del DL
2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono abrogati:
a) il comma 1116, dell’articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
b) l’articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla
legge 3 agosto 2009, n. 102;
c) il comma 2, lettera a), dell’articolo 188-bis, e l’articolo 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152 e successive modificazioni;
d) l’articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni;
e) il comma 1, lettera b), dell’articolo 16 del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205;
f) l’articolo 36, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, limitatamente al capoverso «articolo
260-bis»;
g) il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre
2009 e successive modificazioni;
h) il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, 18 febbraio 2011 n.
52.
3. Resta ferma l’applicabilità delle altre norme in materia di gestione dei rifiuti; in particolare, ai
sensi dell’articolo 188-bis, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 152 del 2006, i relativi
adempimenti possono essere effettuati nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta dei registri di
carico e scarico nonché del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del decreto
legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni.

Una decisione fortemente criticata dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che promette di dare battaglia affinchè non si cancelli così il sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Si perchè c’è da tenere presente che si tratta di un D.L., soggetto quindi alla conversione in legge entro 2 mesi.

C’è poi da capire se tutti i soldi e tempo che sono stati investiti dalle aziende coinvolte, siano poi restituiti o meno alle stesse.
La completa abolizione del sistema, non ha per niente tenuto conto dei costi sostenuti dalle imprese coinvolte e tutte le associazioni di categoria promettono di dar seguito a richieste di risarcimento per tutte le spese sostenute dalle imprese.

Certo il sistri ed un suo corretto utilizzo implica grossi ripensamenti nei processi delle aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti, ma in fondo non era poi tutto da buttare.
Alcuni aspetti, quali la registrazione elettronica della movimentazione dei rifiuti, oggi ancora gestita in maniera cartacea, era una buona soluzione, tralasciando al momento e fino a chè non pienamente efficiente, la parte relativa al trasporto.

Seguiremo gli sviluppi del D.l, Noi non pensiamo sia possibile che venga tutto cancellato con un semplice colpo di spugna, il lavoro, il tempo e soldi investiti dalle aziende per adeguarsi ad  un sistema che avrebbe dovuto combattere le ecomafie, merita sicuramente più attenzione.

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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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