RAEE Abusivi in Italia: arriva il primo DOSSIER “I Pirati dei RAEE”

Legambiente e il Centro di Coordinamento Raee hanno presentato, in occasione del VI rapporto annuale Raee, il giorno 18 marzo 2014, il Dossier intitolato “I Pirati dei Raee”. Il rapporto è stato redatto come resoconto dell’indagine sulle numerose discariche abusive che sono state scoperte tra il 2009 e il 2013 in tutta Italia, le quali ricevevano rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche illegalmente. Le 299 discariche illegali censite sono state rintracciate principalmente nel Sud Italia, più precisamente in Puglia, Campania, Calabria, Sicilia. A queste Regioni si aggiunge la Toscana. In queste aree, grossi quantitativi di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche non venivano raccolti e gestiti secondo le norme e di conseguenza sfuggivano al controllo dei centri di raccolta.

Il Dossier di Legambiente-CdC Raee mette in luce aspetti alquanto problematici della normativa vigente e dal comportamento del cittadino. Per quanto riguarda la legislazione, il documento mette in risalto il fatto che la normativa italiana risulta carente nell’ambito del penale e sarebbe opportuno adeguarla con quella Europea. Per questo motivo è già in discussione al Parlamento un disegno di legge per introdurre quattro nuovi reati ambientali nel Codice Penale, tra cui l’inquinamento e il disastro ambientale, per evitare così che troppi reati vengano puniti con sanzioni di bassa entità (si rimanda per approfondimento all’articolo “Codice Penale: inclusi nuovi reati ambientali”  di Ecomania Servizi srl).

Altro grave problema è il comportamento del singolo cittadino che non utilizza i canali corretti per disfarsi di questi rifiuti a causa della poca informazione, del suo modo di agire talora “poco ambientalista” anche a causa degli Enti che non sempre garantiscono al cittadino, tramite le giuste strutture, la possibilità di smaltire il rifiuto correttamente: secondo alcune indagini, la raccolta di Raee è ferma ai quattro chili pro capite all’anno mentre risulta che la produzione pro capite di Raee si aggira sui 15-16 kg annui. Va poi ricordato il grande e purtroppo attivo traffico illecito di questi rifiuti verso paesi esteri come Asia e Africa, in cui esistono ormai discariche a cielo aperto a scarso contenimento dei danni ambientali. Attualmente pare che circa il 10% di Raee europei vengono esportati illegalmente per trarre interessi economici.

Il Dossier cerca quindi di sensibilizzare la popolazione adottando misure urgenti in vista anche della prossima e sempre più vicina entrata in vigore della nuova Direttiva Europea 2012/19/UE che pone nuovi e più alti traguardi per quanto riguarda la raccolta di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: ricordiamo che è fissata al 45% la raccolta di raee sull’immesso sul mercato entro il 2016, che dovrà passare al 65% entro il 2019.

E’ disponibile qui per la consultazione il Dossier “I pirati del Raee”, gennaio 2014, a cura di CdC Raee e Legambiente

Autore;  Martina Spanò – Ecomania Servizi S.r.l.

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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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