La tracciabilità dei rifiuti italiana vive un periodo di transizione in bilico tra la necessità, ormai evidente, di un passaggio ad un sistema di tracciabilità digitale che assicuri agli organi di controllo ed alle imprese una gestione più controllata e snella dei rifiuti ed un timore quasi reverenziale nell’abbandonare l’ormai antiquato ma consolidato sistema di tracciabilità basato sulla carta dei registri di carico e scarico ed i formulari, in quattro copie autoricalcanti in carta chimica, che rievocano nella mente degli utilizzatori un film in bianco e nero orami consunto.
News Ambiente
Convegni e corsi segnalati al portale.
riclassificazione rifiuti e trasporto
Con il recepimento del pacchetto economia circolare e le conseguenti modifiche al D.Lgs. 152/2006 entrate in vigore il 26 Settembre 2020, molti ricorderanno la modifica sostanziale apportata alla classificazione dei rifiuti.
Con l’articolo 183 comma 1 lettera b-ter del medesimo decreto e gli allegati L-quaters e L-quinquies, che entreranno in vigore ufficialmente il 1° Gennaio 2021, assisteremo a quella che è stata definita: la riclassificazione dei rifiuti. Infatti alcuni rifiuti che fino al 31 Dicembre 2020 sono classificati come speciali, dal 1° Gennaio 2021 diventeranno urbani.
conai – chi deve aderire?
Con questo articolo, inauguriamo una sezione del nostro blog dedicata interamente all’argomento #CONAI.
Informazioni, approfondimenti e news sul sistema di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio nazionale.
Per sua definizione Il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi)è “un Consorzio privato, senza fini di lucro, istituito dal D.Lgs. 22/97, ora D.Lgs. 152/2006, in recepimento della normativa europea in materia.
È tra i più grandi consorzi d’Europa, con circa 800.000 iscritti, ed è costituito da produttori e utilizzatori di imballaggi al fine di attuare un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.”
Produttore di rifiuti – vecchi e nuovi obblighi
Come abbiamo anticipato nei precedenti articoli, nel corso delle prossime settimane cercheremo di dare uno sguardo più dettagliato alle modifiche introdotte dal pacchetto economia circolare al D.Lgs. 152/2006.
Da quanto è emerso fino ad ora non possiamo non notare una serie di incongruenze con le direttive europee e ciò richiederà, inevitabilmente, qualche chiarimento da parte del Ministero dell’Ambiente.
Tra le principali incongruenze che sono state rilevate emerge l’inserimento del nuovo codice CER 07.02.18 – scarti di gomma che compare solo nella versione italiana. Tale inserimento potrebbe avere delle ricadute di non poco conto: