Sistri: probabile esenzione pagamento 2012. A breve la decisione del governo

Scadrà il prossimo 30 aprile il termine ultimo per versare il canone Sistri 2012. Ma qualcosa si sta muovendo a favore delle imprese: la Conferenza delle Regioni ha accolto e presentato alla Conferenza Stato-Regioni la proposta relativa all’esenzione totale per quest’anno. Passerà poi al governo, ultimo a decidere.

La richiesta degli operatori del settore è da tempo molto chiara: lo stato non può pretendere il versamento di una quota annuale a fronte di un servizio mai partito e che ha comportato soltanto oneri a carico delle imprese iscritte. Per questo sono anche state avviate azioni legali per ottenere un risarcimento, ma la questione ha ora una svolta positiva.

La Conferenza delle Regioni ha accolto e poi presentato alla Conferenza Stato-Regioni l’istanza relativa all’esenzione dal pagamento della quota annuale relativa al 2012.

Tra i primi ad esprimere soddisfazione attraverso una nota ufficiale è stato Roberto Ravello, assessore all’Ambiente, Difesa del suolo, Attività estrattive e Protezione civile della Regione Piemonte, in qualità di coordinatore della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza Stato-Regioni. La sua soddisfazione in particolare è “per la scelta unanime compiuta dalle Regioni nel richiedere al Ministero il riconoscimento degli sforzi finora compiuti dagli operatori di settore nell’affrontare la fase sperimentale tuttora in corso. Ora confidiamo – ha aggiunto Ravello – che il governo dia seguito alla proposta: ciò consentirebbe l’introduzione di una giusta premialità nei confronti di quei soggetti per i quali è prescitta l’iscrizione al Sistri, circa 300mila imprese in tutta Italia, che hanno già versato il contributo legato agli oneri di funzionamento del sistema nel 2010 e nel 2011, nonostante la non operatività del servizio”.

Ravello si dimostra quindi totalmente dalla parte delle imprese. “In un momento di forte crisi economica – ha concluso – non sarebbe giustificabile richiedere al sistema produttivo italiano il versamento di un corrispettivo per un servizio non ancora attivo, che peraltro ha comportato problemi di sovrapposizione tra il vecchio dispositivo cartaceo, fatto di registri di carico e scarico, e l’innovativo metodo elettronico di tracciabilità introdotto, con tutti i disagi legati alla sua sperimentazione”.

Ora l’istanza passerà nelle mani di Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, e poi giungerà al governo. Sarà accolta entro il 30 aprile.

Scritto da Anna Tita Gallo
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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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