Principali novità del nuovo codice IMDG 36-2012 per il trasporto delle merci pericolose via mare

Dal 1 gennaio 2013, è entrato in vigore l’emendamento 36-2012 relativo al codice IMDG (International Maritime Dangerous Goods) per il trasporto di merci pericolose via mare.

Il Dott. Busolo, evidenzia quali sono le principali novità nel nuovo regolamento che, potendo già essere utilizzato, sarà obbligatorio solo dal 1 gennaio 2014.

Lasciando ai prossimi articoli maggiori approfondimenti su questo tema, ringraziamo per la cortese collaborazione e vi invitiamo a prendere visione dello stesso su; http://www.adrrifiuti.it

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operRAEE: in carcere i rifiuti elettronici diventano arte

Lunedì 8 aprile alle 11, nella sede della Regione Emilia Romagna a Bologna, inaugurazione della mostra dei lavori dei laboratori RAEE in Carcere, sostenuta da consorzio Ecolight e Gruppo Hera

Il recupero dei rifiuti elettronici diventa una mostra. Lunedì 8 aprile alle 11, nella Sala Polivalente della Regione Emilia Romagna a Bologna, inaugura la mostra “opeRAEE, esercizi artistici di recupero degli apparecchi elettrici ed elettronici”, organizzata dal progetto interprovinciale RAEE in Carcere con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e dell’Amministrazione penitenziaria regionale, e il supporto del consorzio Ecolight e di Hera SpA.
La mostra raccoglie manufatti creativi realizzati all’interno dei laboratori RAEE in Carcere di Bologna e Forlì, in collaborazione con l’associazione Recuperiamoci! di Prato, recuperando vecchi elettrodomestici e parti elettroniche ormai inservibili. I laboratori hanno rappresentato per i detenuti un’opportunità per approfondire l’uso dei materiali e delle tecniche artistiche, per incontrare giovani artisti e per riflettere sul tema della creatività e della libertà, anche in rapporto alla detenzione.
Durante la cerimonia di inaugurazione è previsto un incontro di approfondimento sul

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Stop ai rifiuti non trattati in discarica.

Un decreto impone la funzionalità piena degli impianti di trattamento. Si allontana il rischio di una multa europea. Nuovi poteri al commissario

Far sì che entro il 10 aprile non arrivino più in discarica rifiuti non trattati; incrementare la capacità di produzione di Cdr (combustibile derivato da rifiuti) e Fos (frazione organica stabilizzata) degli impianti di trattamento attivi nel Lazio; adeguare le autorizzazioni degli impianti esistenti affinché sia assicurata in via prioritaria la valorizzazione energetica di Cdr e Css (Combustibile solido da rifiuti) prodotto nel Lazio.

Queste le tre finalità principali del nuovo decreto firmato oggi dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per affrontare l’emergenza rifiuti nel Lazio e consentire di “disinnescare” il deferimento dell’Italia alla Corte Europea che vede fra le principali contestazioni l’uso della discarica di Malagrotta (Roma) per rifiuti non trattati.

Con questo intervento, inoltre, sarà possibile ridurre in maniera decisiva il conferimento in discarica: l’obiettivo è arrivare a giugno – quando scadrà la proroga di Malagrotta – in condizioni diverse e migliori. Si potrà valutare a quel punto se (e a quali condizioni) possa servire a Roma una discarica di servizio.

In particolare il decreto prevede che:

1. La produzione di Cdr (o di Css, secondo il decreto ministeriale 14 febbraio 2013 n. 22) deve essere portata a un livello minimo tra il 35% e il 40%;

La produzione di Fos deve essere portata a un livello minimo compreso tra il 30% e il 35%;
Il livello degli scarti non compostabili (compreso il vetro) non deve superare il 25%;
Il recupero dei metalli deve essere assicurato almeno nella misura del 3%.
Il provvedimento inoltre conferisce più poteri al commissario per la crisi rifiuti di Roma, il quale dovrà

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Riavvio del Sistri, ecco lo schema del decreto.

Lo schema del decreto – riavvio Sistri,  prevede “per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti speciali pericolosi, individuati all’articolo 3 comma 1 lett. c), d), e), f) g), h), del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 18 febbraio 2011, n.52, e successive modifiche ed integrazioni, il termine iniziale di operatività del SISTRI che  fissato al 1 ottobre 2013 pone non poche perplessità agli operatori del settore.

Per gli altri enti o imprese obbligati all’iscrizione al SISTRI il termine iniziale di operatività è fissato al 3 marzo 2014”.
Ricordiamo che il Sistri, doveva essere operativo già nel 2009, ma da allora lo stesso oltre ad non essere mai stato operativo, ha subito diverse modifiche.

Ora…cosa fà pensare che tra sei mesi si sarà n grado di garantire l’efficenza del sistema prorpio non lo capiamo!
Non sarebbe meglio accantonare (almeno per il momento) questo delirio ed occuparsi invece dei progetti che possano dare una svolta significativa alla stagnazione che aleggia in questo periodo?

A seguito riportiamo il testo dello “SCHEMA DECRETO RIAVVIO SISTRI”

VISTO il “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell’articolo 14bis del decretolegge
1 luglio 2009, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102” adottato con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 18 febbraio 2011, n.52, e successive modifiche e integrazioni;

VISTO il decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, recante “Semestre Europeo Prime disposizioni urgenti per l’economia”, ed in particolare l’articolo 6, comma 2, lettera f‐octies), che disciplina la progressiva entrata in operatività del SISTRI;

VISTO l’articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011;

CONSIDERATO che ai sensi dell’art. 13, comma 3, del decreto legge 29 dicembre 2011, n.216, recante “Proroga dei termini in materia ambientale”,convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, la Direzione generale della tutela del territorio e delle risorse idriche del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare può avvalersi della

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